Viandando da Perego a San Zeno di Olgiate Molgora


Presentiamo di seguito il resoconto fotografico della passeggiata che si è svolta domenica 31 marzo 2019 e che ha coinvolto circa 220 viandanti.

Ritrovo di partenza presso il chiostro di San Giovanni Evangelista (Perego di La Valletta Brianza)
Lungo le vie del centro storico di Perego
Le vestigia del castello medievale (interno della torre)
L'antica parrocchiale dedicata a San Giovanni Evangelista.

Interno della chiesa

Decorazioni

Lapide conservata all'interno della parocchiale
La discesa di via Cesare Cantù ha condotto i viandanti al “Vallone” per proseguire fino alle porte di Crescenzaga sull'antico sedime della localmente detta “Strada Romana”. Numerosi materiali lapidei ai lati della strada hanno accompagnato gli escursionisti con notevoli panorami sul colle di Perego, sul lontano Cornizzolo, sul Campanone della Brianza, sul Monte di Brianza e sulla valle di Rovagnate.
 
Sull’altura di Casternago, già luogo di rinvenimento di importanti reperti d'epoca romana, si eleva la settecentesca chiesetta di San Martino, sorta laddove, a difesa della valle ed a controllo di due vie provenienti dall'Adda, sorgeva un'imponente fortificazione medievale, teatro della battaglia di Rovagnate del 7 aprile 1409, tra l’esercito guelfo di Pandolfo Malatesta e quello visconteo di Facino Cane. Tutt'attorno sono ancora visibili resti murari dei contrafforti del castello, oltre a numerosi materiali di spoglio ed interessanti accumuli lapidei lungo l’adiacente via Lombardia.
L'arroccato piccolo borgo di Beolco, già castello signorile nel medioevo, domina da un'isolata, quanto modesta, altura un vastissimo circondario. Lambito sul versante nord dal Molgora e da un suo confluente emissario, il poggio di Beolco, fu anticamente crocevia di importanti vie di comunicazione.

Lo stesso edificio della chiesetta, in origine a tre navate, oltre che dalla magnifica abside in stile romanico - impreziosita da bassorilievi zoomorfi, da archetti e monofore - è nobilitato al suo interno dagli avanzi della pietra tombale di due nobili longobardi, i fratelli Grauso e Aldo, le cui vicende sono state raccontate da Paolo Diacono nella “Storia dei Longobardi”.

Scesi dal colle di Beolco, l'itinerario, volgendo a nord, ha seguito l'ipotizzato sedime dell'ex strada consolare Milano-Monza-Olginate (Lecco), superando il guado del Molgora (vi lavoravano nel passato 4 mulini) per proseguire, mirando il San Genesio, in direzione di Pilata e di Olgiate.
Proseguendo per l'ipotizzato sedime dell'antica consolare, il numeroso gruppo ha raggiunto lo storico nucleo di Cascina Mirasole, ingentilito, lungo l'omonima via, dalla presenza in facciata, di due affreschi: una Sacra Famiglia e, soprattutto, un'interessante, quanto rara, rappresentazione del Drago-sole.
Chiesa di San Zeno (dedicazione non rara sulla direttrice Como-Aquileia), settecentesca parrocchiale di Olgiate Molgora, probabilmente edificata sull'asse delle antiche strade per Olginate (Lecco) e Brivio (Bergamo), quella che, da tre anni a questa parte, chiamiamo per convenzione Antica Via Longa.

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